Aids Fair Play - Gruppo Pro-Positivo Beta 2

da Vancouver tramite LILA - http://www.lila.it/it/

Quel che viene a noi da dire e pensare nella nostra piccola realtà è che c'è tanto studio e tanta ricerca in atto e questo va molto bene, ma alcuni dei temi di ricerca sono secondari per non dire scontati o banali e ci sono stati spesi inevitabilmente energie tempi e denari. E' proprio qui che in realtà si vuole andare a parare: viste le difficoltà che si stanno presentando anche nei paesi più fortunati per il prezzo e quindi l'accesso alle terapie, ed evitando di parlare di quei paesi dove l'accesso è un eccezione oppure un'opportunità senza continuità, non è il caso che si faccia la voce grossa sui costi delle proprietà intellettuali? sulle politiche di salute in genere nei paesi cosiddetti più evoluti dove il travaso dall'erario alle casse delle industrie farmaceutiche, della diagnostica, ecc... è sproporzionato per usare un termine soft? Facciamo un esempio: d'accordo che la prevenzione, la diagnosi precoce, il trattamento preventivo siano inevitabilmente da considerare e privilegiare per mettere un freno al fenomenno che sembra rallentare ma non è così visto che i dati sono disomogenei e a macchia di leopardo (alcune zone del mondo non ci danno nessun dato!), ma che si debba pensare al farmaco come mezzo preventivo senza metterne in discussione il prezzo è un'assurdità svincolata dalla praticabilità!!! Insomma suona troppo da presa in giro o da uscite di chi è fuori dalla realtà di tutti i giorni della stragrande maggioranza della popolazione! E' come se parlassi con un poveraccio senza fissa dimora e gli dicessi bello tranquillo che avrebbe bisogno di un soggiorno di un annetto a Saint-Moritz in un albergo a 5 stelle, che gli farebbe bene!