Leggere notizie specialistiche su giornali riviste o pubblicazioni non specialistiche mi da spesso una rabbia difficilmente contenibile. Se poi parliamo di sanità, salute, benessere, clinica, ricerca, … altro che rabbia!
E non voglio neppure affrontare l’argomento web dove davvero la libertà e il caos si mescolano fino a non poter più riconoscere l’uno dall’altro se non possiedi strumenti culturali o altri strumenti di competenza che ti permettano di discernere tra serietà e cialtroneria.
La decisione di scrivere queste righe mi è venuta proprio consultando il web e come al solito ne ho lette di tutti i colori. Cerco di leggere tutto il pubblicato ogni giorno per quanto mi è possibile.
Le notizie scientifiche bisogna andare a leggerle sulle riviste scientifiche, anche quei quotidiani che contengono “inserti salute” che suppongo abbiano dei redattori con competenze adeguate non sono da prendere come oro colato perché devono rispondere a esigenze di vario tipo: editoriali, di sponsor, di spazio, di comprensione per “gente comune”.
Ma ciò che compromette del tutto i contenuti, talvolta discutibili talvolta no , sono i titolisti. Esempio:
Debellato il virus dell’Aids grazie ad un nuovo farmaco
Uno legge il titolo e che cosa ne deduce?
Poi l’articolo vero e proprio:
Tra l’altro non si specifica affatto che i test vanno a scoprire gli anticorpi contro il virus e non il virus stesso e che da una madre con HIV vengono trasmessi gli anticorpi nella quasi totalità dei casi (pertanto risulterebbero tutti positivi all’HIV) e che nell’arco di qualche mese i bambini si negativizzano nell’80% dei casi o addirittura nel 97% dei casi se si adottano misure, usate da anni, particolari per la madre (terapie e parto cesareo) e per il neonato (farmaci a dosaggi proporzionati al peso del piccolo tra quelli già in uso).
Mi chiedo che scopi si danno coloro che scrivono cose così delicate senza criteri di ampissima serietà. E magari mi domando anche se gli scienziati e ricercatori sanno farsi capire.
E qui voglio fermarmi!!! Aspettiamo il 20 luglio e i bollettini che ci arriveranno da chi ci andrà.
Le informazioni corrette raccoglietele presso le divisioni infettive dei presidi ospedalieri o presso le associazioni che trattano il tema dell’infezione in modo specifico. Le trovate nei links di questo sito.