Aids Fair Play - Gruppo Pro-Positivo Beta 2

Un'intervista possibile Nr. 2

UN’INTERVISTA POSSIBILE Nr. 2

 

 Abbiamo saputo un po' di cose da lui direttamente.

 

  • Si trasmette tramite il contatto di sangue o liquidi sessuali con HIV con il sangue di un'altra persona, con HIV o senza;
  • Si trasmette anche da madre con HIV al figlio, ma con assistenza medica questo rischio si può abbassare dal 20% fino al 2%;
  • Le trasmissioni per trasfusione si sono praticamente azzerate;
  • Quelle da passaggio di siringhe usate per il consumo in vena di sostanze illegali si sono fermate, diminuite ed ora sono stazionarie (con la semplice distribuzione di siringhe sterili e attività di prevenzione);
  • Continua ed è in crescita la diffusione per via sessuale, assolutamente maggioritaria (in ogni sua forma – lato A, lato B e se ci sono lesioni gengivali o sul sesso presenta rischi anche per via orale), quella più in crescita è quella eterosessuale;
  • Ogni età è interessata, ognuno sia sessualmente attivo deve essere informato;
  • La sua diffusione in maniera diversa e con numeri diversi continua, ovunque! Nella parte del mondo che può usufruire delle terapie e in quello che non ha accesso alle terapie. Ovunque! Continua. Indi QUINDI

Non abbassiamo la guardia

 

 

Salve, ben ritrovati. Sono Jo, Jo Falloprotetto. Ci siamo lasciati sul numero scorso con un'esclusiva intervista al virus HIV.

L'incontro è stato interessante ed anche utile, un po’ incazzoso e non poco irritante.

(Leggete in spalla all’articolo le notizie utili)

 

Devo riprovare a incontrarlo. Prendo l’iniziativa io, meglio che lasciarla prendere a lui, no!?

Ho ancora un sacco di cose che voglio sapere e, lo confesso, vorrei metterlo in difficoltà. Lui ha dimostrato una grande sicurezza l’altra volta ed io non l’ho digerita. Devo riprovarci.

 

L’altra volta mi ha fatto intendere che lui fa ciò che fa ogni essere vivente: sopravvivere e riprodursi. Io gli ho replicato che distrugge ciò che gli permette di vivere, che è un mostro alieno crudele e stupido. Lui si è molto divertito a queste mie affermazioni e mi ha replicato che semmai sono proprio gli uomini ad essere maestri di quel di cui lo accusavo e a livelli ben superiori del suo, livelli planetari e dintorni, ormai! Io non ho potuto negare, ho aggirato, ma mi è rimasta lì, in gola, insopportabile da mandar giù. Maledettamente vera.

 

Per questo voglio intervistarlo di nuovo, per una rivincita o per sconfiggere un altro nemico che ho incontrato sulla mia strada, come è sempre successo nella storia degli uomini, che vogliono solo vivere e riprodursi a costo di distruggere qualsiasi cosa; anche i loro simili, altri uomini, ad ogni costo, chiamandoli stranieri, barbari, incivili, infedeli, ignoranti, ecc., proprio come dice lui, il mio intervistato.

 

Non è difficile trovarlo, anzi fin troppo facile. I numeri dicono circa 130.000 persone in Italia che vivono con HIV, più un sommerso (che in gran parte non lo sa) di altri 50-60.000. Stima ragionevolmente bassa!

 

- Salve, si ricorda di me? Sono Jo “badaben badaben” Falloprotetto (so che non è bello osservare gli altri tramite il loro aspetto, ma cavolo, se è brutto!!! Boh, magari per suoi simili è bellissimo).

 


- Certo che mi ricordo di te. Sei quello che combatte me invece della stupidità dei suoi simili in prima battuta. L'altra volta mi hai fatto divertire. Vieni, parliamo ancora.

Mi sento così. Anzi, magari fossi come mi sento: lento, riflessivo, con tempo a disposizione tanto quanto mi serve per prendere le mie decisioni e fare le mie scelte. O per non farle.

 

- Zio budello! Io mi propongo di non farmi prendere male, ma tu mi fai veramente incazzare. Sei uno schifo, una bestia brutta, un estraneo, un parassita, va a “Ciampino”. …. …. … …. ….  Ok, mi calmo, parliamo un po’.

- Io non mi faccio tutti i tuoi problemi, o meglio, me ne faccio di diversi. Quando me la vedo brutta, cambio. E’ la mia caratteristica più nota ed è formidabile perché ha tempi brevi, ma bada che è quella, intendo la capacità di adattamento, che ha sempre vantato l’uomo per spiegare la sua autocertificata superiorità sul pianeta. Io non me la prendo con tutto il resto dell’esistente, non mi metto a cercare il colpevole, il responsabile, qualcuno con cui prendermela. Io cambio, mi modulo in tempi brevissimi e voi invece di cambiare semplicemente le vostre abitudini sessuali, le vostra mentalità rispetto al sesso e all’amore o semplicemente alla convivenza in una comunità, vi contorcete in inutili e dispendiosi ragionamentoni e produzione di molecoline e molecolone.

- In effetti ti trovo cambiato rispetto alla volta scorsa, sei ancora più bitorzoluto e alcune protuberanze non le avevi. Sei proprio un mutaforma. Ti servi di un chirurgo plastico?

- No, faccio tutto da solo con gli stimoli che mi danno le terapie che ingerite.

- Sai che potresti far di meglio? Che ne so, un’architettura meno ripugnante.

- Questione di gusti e di abitudini. Hai mai badato che guardiamo gli altri diversi da noi o con invidia o con disprezzo o con desiderio di possesso o con indifferenza, mica con curiosità?

- Sì, ci ho badato, ci ho badato, ma si fa spesso con chi non si conosce, no?

- Direi sempre con chi si ritiene straniero ovvero diverso dai conformismi o cultura in cui ci riconosciamo. Il fatto è che negli altri riconosciamo un sacco di aspetti che sono nostri o un sacco di cose che ci appartengono. Alcune le conosciamo altre le ignoriamo completamente, ma la difesa è sempre la stessa: tenere le distanze!

- Ognuno di noi ha insicurezze e spesso le sfoga con chi è più debole, straniero o diverso che sia. L’importante è non mostrare insicurezze e di conseguenza mostrare e praticare discriminazioni, giudizi e infine LO STIGMA. Potentissimo!

- Anche se sei critico ti sento esperto sulle usanze peggiori degli umani.

- E dai con ‘ste umani. C****, tu ci mangi e vieni a fare lo spiritoso?

- Caro, come voi mangiate le bestie, le piante, le montagne e i mari.

- Io volevo intervistarti, ma hai detto tu le cose alle quali volevo arrivare io in conclusione dell’intervista e quindi per me la chiudo qui. Son sincero , te l’ho detto anche l’altra volta: ero davvero convinto che da questo clamore sull’HIV/AIDS l’uomo avrebbe potuto imparare qualcosa, ma invece è come dici tu. à Appena uno vede un altro che in qualcosa di non importante, che però in questo periodo della storia (= parecchi secoli, alcuni millenni) è diventato sempre più importante, ecco che lo punta col dito: il diverso, lo straniero, il nocivo, l’amorale. Vorrei dirgli: forse è solo un po’ diverso da te, forse è solo una parte di te che non ti piace, forse sei talmente incartapecorito ed incapace di essere minimamente elastico che sei praticamente diventato un carbon fossile anziché una creatura con capacità di discernimento. Così conservatore dello stato statico che ha azzerato la qualità di cui si è sempre vantato: il cambiamento, l’amore per la varietà, l’adattarsi mantenendo la propria identità i propri valori e caratteristiche importanti. Ecco, forse ci sono, è una debolezza di identità mascherata da forza bruta e rozza di identità solida ed indiscutibile! Con questo ti saluto e verrò a trovarti non ponendoti più questioni come la prima e questa volta.

- Ti saluto. Mmmmm!!! Mah.

 

Proteggersi è facile:

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