Aids Fair Play - Gruppo Pro-Positivo Beta 2

BREVE COMMENTO AI DATI 2016 e 2017 DELLE TRASMISSIONI HIV

Dove è andadato a finire Beta2-fair@play! β2?

cos'è successo? un periodo sabbatico, cattiva salute, pigrizia, para-depressione, ...?

tutto questo o un po' di tutto ciò o forse niente! Anyway, rieccoci!

 

BREVE COMMENTO AI DATI 2016 e 2017 DELLE TRASMISSIONI HIV

 

Rispetto agli ultimi dati a disposizione (31/12/2017) e a quelli dell'anno precedente si possono fare alcune osservazioni di un'analisi divulgativa molto similari.

Le nuove infezioni sono all'incirca lo stesso numero: 2016 = 3451; 2017 3443. La differenza è pochissima; anche se in calo negli ultimi anni da circa 7.400 (2013) a 3443 (2017).

Sulla declinazione dei numeri totali si possono dire le stesse cose:

La stragrande maggioranza delle trasmissioni (quasi il 90%) sono trasmissioni sessuali (vuoi etero, vuoi omosessuali) con prevalenza nei rapporti eterosessuali. Le rimanenti sono N.D. (Non Determinate o Non Dichiarate); di seguito a grande distanza, i consumatori di sostanze per via endovenosa.

  • (le attività delle “Unità di Strada” e dei “Drop in” che oltre ad altri interventi educativi legali sanitari e amministrativi distribuiscono siringhe sterili e profilattici sono state fondamentali ad abbassare i valori verso numeri a una sola cifra da parecchi anni. La riduzione del danno (RDD) ha funzionato efficacemente, ma le politiche sanitarie vanno in senso contrario.)

La trasmissione verticale (madre HIV+ in gravidanza → figlio) è crollata con le prassi adottate nella modalità del parto (taglio cesareo invece che parto naturale) e l'assunzione di farmaci antiretrovirali per i primi tempi di vita del bimbo, proporzionati al suo peso. Si deve ora parlare di percentuali del 2% di bimbi che restano HIV+ rispetto al 20% degli anni in cui le suddette pratiche non erano ancora adottate. Insomma, 1 su 50 piuttosto che 1 su 5!

emofiliaci e politrasfusi: dopo la falcidia dei primi anni (1985/1990) sono cambiate le prassi di acquisizione delle sacche di sangue (stop all'acquisto all'estero anche da paesi che non davano garanzie empiriche; questione di prezzo) e dei test applicati alla sacche stesse i grandi numeri sono stati abbattuti e si son portati pressoché a zero.

C'è ancora molto da fare in ogni caso: ci sono 3500 nuove trasmissioni negli anni considerati e un sommerso che, in quanto tale, non conosciamo.

Parliamo pertanto di INCIDENZA (valori percentuali sulle nuove/recenti/recentemente acquisite trasmissioni e non sulle percentuali dei numeri generali di tutte le annate). Cosa ci dicono?

Sessuali, N.D., Consumatori sostanze per via endovenosa, Trasmissione verticale nell'ordine, ma a una lettura più approfondita:

SEX → largamente preponderante nei numeri e nelle percentuali, etero, omo, extracomunitari nell'ordine. Ma a leggere bene i dati percentuali sui dati di incidenza (solo nuove trasmissioni) ne emergono due nelle fasce d'età e due nelle cosiddette popolazioni vulnerabili: over50, 19/28 anni, extracomunitari, omosessuali MSM (Maschi che fanno Sesso con Maschi) in crescita.

Qualche osservazione per ognuna delle tipologie si impone:

  • over50: è purtroppo una costante degli ultimi anni. Molti di questi escono dal sommerso e son in gran parte coloro che non essendo né consumatori di sostanze né omosessuali (così come fu timbrata questa infezione negli anni '80) non si son mai sentiti parte in causa finché l'infezione lavorando senza terapie specifiche li porta fare il TEST che da loro la risposta sulla positività/negatività alla quale purtroppo si aggiunge spesso la diagnosi di malattia (AIDS). Spesso risultano frequentatori del cosiddetto “turismo sessuale” oltre che sulle nostre strade nei luoghi di prostituzione;
  • 19/28: l’attenzione e l'efficacia delle campagne informative di PREVENZIONE, là dove non sono sparite, sono drammaticamente calate;
  • extracomunitari: l’evidenza nell’incidenza delle nuove trasmissione è attribuibile al loro solo recente ingresso all'accesso al TEST, perciò risaltano tra le nuove trasmissioni; inoltre spesso avviene la trasmissione proprio nel nostro paese perché provenendo da luoghi dove la realtà dell’infezione da HIV è di gran lunga più pesante e non essendo informati o contrari al sesso protetto, pensano di essere in un paese praticamente privo di rischi di tipo sessuale;
  • omosessuali: in costante decrescita nei primi 25 anni, ora riprendono a salire. Le ragioni sono in fase di studio, ma l’abbassamento della guardia in genere e l’esplosione dei contatti tramite il web (vale anche per gli etero) sono tra le principali cause sospette.