Aids Fair Play - Gruppo Pro-Positivo Beta 2

intervista a "Le petit Journal" di Parigi

Come associazione, che azioni compiete?

Dal 1992 solo gruppi di auto/mutuo-aiuto; nel 1993 abbiamo iniziato attività di supplenza rispetto alle istituzioni preposte ad attività come le visite domiciliari e i trasporti dei malati, … lo stesso anno il counseling ai familiari e l’attività di informazione e prevenzione in ogni luogo fosse disponibile ad accogliere il tema (soprattutto le scuole); nel 1994 eventi di aggregazione misti S- ed S+ e gite e brevi soggiorni per S+. 1994 Unità mobile target consumatori di sostanze per via iniettiva (si azzera per quattro anni da quel momento la sieroconversione nei tossicodipendenti con la semplice distribuzione gratuita di siringhe sterili e profilattici). Non avendo mai assunto un atteggiamento antagonista nei loro confronti nel 1995 si attivano il SerT, l’Ospedale, il Comune, la Provincia e smettiamo l’attività di assistenza domiciliare che diventa attività meramente sociale e amicale, veniamo appoggiati in tutte le iniziative e si comincia a programmare insieme la prevenzione sulle popolazioni più vulnerabili e sulla popolazione in generale che si sente estranea al problema diventando nel tempo la più colpita. Si lotta ancora con l’immagine collettiva iniziale. Ormai da diversi anni ci occupiamo principalmente di informazione corretta e prevenzione.

Pensate che c'è abbastanza informazione sull'AIDS, soprattutto nell'ambito scolastico?

Assolutamente no. Innanzi tutto va messa in discussione la metodologia di quel poco che viene fatto mescolandolo l’infezione da HIV con altre tematiche inerenti l’affettività, la sessualità,  la ricerca di divertimento e soddisfazione, ecc. Inoltre si sono creati vuoti enormi in questi trent’anni tra periodi in cui si faceva molto (e magari si calcava fin troppo la mano) a buchi che hanno lasciato certe fasce d’età allo scoperto rispetto alle corrette informazioni.

Che problemi incontrate nello svolgere il vostro ruolo?

La mancanza di risorse e di serio interesse di pubblici e privati che potrebbero aiutare, ma è passata l’onda della novità e quindi di un ritorno di consenso. Si muovono quasi solamente le associazioni però con gravi problemi di budget.

Ormai sono 30 anni, che questo virus esiste. Secondo voi, c'è ancora abbastanza attenzione verso questa malattia? O negli ultimi anni c'è stato un calo, soprattutto verso i giovani?

Vedi sopra, grosso modo. Non bisogna assolutamente abbassare la guardia, invece! Soprattutto coi giovani, completamente tagliati fuori dal “battage” dei decenni precedenti. Falsi pensieri circolanti: ormai ci sono le cure, riguarda ormai solo l’Africa, non si muore più, non sono né tossico né culo. Le ricerche nel merito sono sconfortanti.

Se vuole visiti il nostro sito aidsfairplay.org

Naturalmente se quanto le ho scritto riassumendo moltissimo non le sembrasse sufficiente può/deve ricontattarmi.

Cordiali ed affettuosi saluti oltre ad un abbraccio.

Giampaolo Rossi