“Lo strumento fondamentale per la manipolazione della realtà è la manipolazione delle parole.
Se puoi controllare il significato delle parole, puoi controllare anche le persone che le usano.”
Philip K. Dick
All’inizio fu il verbo … (La Bibbia - AA. VV.)
All’inizio fu il suono … (Il Silmarillon - J.R.R. Tolkien)
Questi sono gli incipit di due testi che affrontano l’inizio dell’universo. Entrambi prevedono il bene ed il male e la lotta che ne consegue con vari intrecci di storie. Altri testi o altre tradizioni antropologiche lo fanno, ma mi bastano questi per provare a dire ciò che mi vien da dire.
Mi sento solo di aggiungere che nella traduzione dal greco del primo, logos non è solo parola o pensiero o concetto e nel secondo suono può essere riverbero armonia vibrazione.
Uno è un testo definito religioso, l’altro è un testo definito di letteratura mitologico-fantastica.
Col dovuto rispetto alla letteratura definita religiosa o altrimenti definita ed alle conseguenze dell’una e dell’altra (parole scritte e dette hanno fatto la storia dell’umanità ed io mi permetto di guardarle con i miei occhi, ascoltando anche pareri altrui e le altrui convinzioni o fedi che le vogliano chiamare) arrivo al dunque:
preferisco l’avvio del secondo. [e si parla sempre e comunque di parole scritte da uomini]
Perché? Nulla di blasfemo o irrispettoso: il suono è meno manipolabile nel suo significato e nella sua trasmissione ad altri.
Mi limito a citare e a riferirmi solo alle prime quattro parole; sui contenuti dei testi (libri enormi entrambi) non è sede.
Paolo EtaBeta2
P.S.: nel caso non si capisse cosa c'entra questo scritto con il tema del sito aidsfairplay.org voglio ricordare a tutti quanto le parole spese a vanvera da personaggi autorevoli (nel ruolo, non nella persona) abbiano contribuito fortissimamente a creare lo stigma che tuttora persiste. Sono anche convinto che molte persone siano morte non solo per patologia, ma anche a causa di tale stigma e della insopportabile vergogna conseguente.